L’Aisa (Associazione per Imola Storico-Artistica) venne fondata il 26 marzo 1938, nella sala del consiglio comunale cittadino, per iniziativa di Luigi Orsini, GianLuigi Poggiali e Rezio Buscaroli. Fu riconosciuta come ente morale con il regio decreto 8 aprile 1939, n. 711, dal re d’Italia Vittorio Emanuele III, acquisendo così personalità giuridica, caso unico tra le associazioni culturali imolesi.
L’Associazione nacque come espressione di un grande interesse di un gruppo di imolesi per la tutela storica e storico artistica della città di Imola e del suo territorio.
Ad essa aderirono molte personalità ed enti. Tra le prime vi erano Stefano Padovani, podestà di Imola, Luigi Baroncini, direttore dell’Ospedale Lolli, Giacomo Dal Monte Casoni, esponente del Partito Popolare, Luigi Vivareli, preside dell’Istituto Agrario, Azzo Azzi, docente all’università di Torino, i conti Pasolini, Alessandretti e Serristori-Tozzoni, e i sacerdoti Pietro Poggi, Gaetano Filippini, Icilio Zanelli e Giovanni Bettelli. Tra i secondi aderirono la Cassa di Risparmio di Imola, la Banca Cooperativa di Imola, l’Azienda Municipalizzata, il Comune di Imola e la Provincia di Bologna. Primo presidente fu lo stesso Luigi Orsini (nella foto), affiancato da un consiglio direttivo, allora detto direttorio, composto da Carlo Gambetti, medico, Renato Bessi, direttore dell’Azienda Municipalizzata, Rezio Buscaroli, critico d’arte, e Gian Luigi Poggiali, ingegnere. Appartenevano alla compagine sociale persone di ogni estrazione politica e culturale, a testimonianza degli intenti non strumentali, ma di reale tutela del patrimonio storico artistico cittadino, con cui l’Associazione era nata.
Sono molti i progetti portati a termine dall’Aisa nei primi anni della sua attività: tra i più importanti vi sono i restauri della casa della Volpe, del torrione sud-est della Rocca Sforzesca, della casa Rambaldi di via Emilia, di una tavola pittorica di Bartolomeo Vivarini, conservata nel Museo Diocesano, e del portale di S. Domenico, testimoniati dalle lapidi fatte affiggere per ricordare l’opera dell’Associazione. A queste attività se ne affiancarono in seguito numerose altre, quali organizzazioni di mostre, progetti di riassetto urbanistico, ricerche storiche ed edizioni di fonti, che proseguono tutt’oggi.
(tratto da L’archivio storico dell’Associazione per Imola Storico Artistica, a cura di MORENA SENA, Imola, AISA, 2002, p. 5)

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Luigi Orsini nasce a Imola il 13 novembre 1873 in una agiata e numerosa famiglia. Si laurea in giurisprudenza a Bologna, dove conosce Pascoli, Carducci e Oriani: saranno probabilmente questi incontri che lo spingeranno ad intraprendere l’attività letteraria. Terrà la cattedra di letteratura poetica e drammatica nel Regio Conservatorio di Milano dal 1911 al 1938. La sua produzione letteraria spazia dalla poesia alla prosa ai componimenti per libretti musicali. Intenso anche il suo impegno come conferenziere sia in Italia che all’estero. Aderì nello spirito e negli scritti al regime fascista e lo dimostra già nel 1925 pubblicando la raccolta di articoli Itala gente. Collaborò a diversi giornali, quali “Il Popolo d’Italia”, “il Resto del Carlino”, “L’Illustrazione italiana”. Nonostante la lunga permanenza a Milano restò sempre molto legato alla sua terra d’origine, sia nei temi delle sue opere, sia nell’impegno culturale: fu tra i fondatori della rivista “La Romagna nella storia, nelle lettere e nelle arti” (1904) e della “Associazione per Imola storico artistica”. Morì a Imola l’8 novembre 1954.

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I presidenti dell’Aisa
Luigi Orsini (1938-1942)
Rezio Buscaroli (1943-1946)
Lelio Vacchi Suzzi (1946-1950)
Rezio Buscaroli (1950-1962)
Umberto Toschi (1962-1964)
Aldo Dall’Osso (1964-1967)
Romeo Galli jr (1967-1975)
Luigi Baldazzi (1975-1977)
Fausto Mancini (1977-1989)
Laerte Poletti (1991-1992)
Gian Franco Fontana (1992-1999)
Andrea Ferri (2000-….)